Header background

Biblios News

9 settembre: Incontro con l’autrice Giovanna Nastasi “Frammenti di una confessione erotica”.

Venerdì 9 Settembre avremo il piacere di incontrare Giovanna Nastasi, autrice del romanzo “Frammenti di una confessione erotica”. Il testo è la storia di una passione, profonda e intensa, fra un uomo e una donna che hanno già dei vincoli sentimentali ma che sono, letteralmente, travolti da questo incontro per certi versi fatale.

L’autrice racconta” Ho voluto raccontare una storia che conteneva già il seme della sua dissoluzione, della fine ma attraverso i due protagonisti ho voluto, senza falsi pudori, raccontare il loro struggimento, la nostalgia, l’occasione di un amore, il desiderio. Per fare questo, ho scelto come voce narrante il punto di vista dell’Uomo per due ragioni: mi piaceva, forse, un po’ travestirmi in quel ruolo ma soprattutto volevo sfatare alcuni pregiudizi che hanno le donne sull’emotività maschile, così ho voluto restituire una parte di verità all’universo maschile, spesso, bistrattata”

frammenti-di-una-confessione

 Note critiche sull’ opera di Giovanna Nastasi, Frammenti di una confessione erotica, di Caterina De Martino

“Sorprendente” è il termine che connota l’opera poetica di Giovanna Nastasi, già a cominciare dalle sue prime produzioni poetiche Cenere e poi Colloqui, fino ad arrivare alla sua ultima creatura letteraria, Frammenti di una  confessione erotica.

Il tema della caducità, dell’esserci e non esserci più inspiegabilmente, e quindi il tema della morte, connotano le prime opere. È Thanatos che fa da protagonista e in relazione all’argomento la  veste formale si adegua: i versi diventano essenziali,brevi,scabri,quasi condensare informa lapidaria un momento di vita transeunte, unica pietra ferma nel ricordo,tra il flusso temporale che precipita nel Nulla.

Invece nell’opera Frammenti di una  confessione erotica, tutto è ribaltato. Si passa da Thanatos a Eros che è descritto con dovizia e opulenza in tutto il suo splendore.

I versi, non più brevissimi e spogli, si vestono di nuove forme, come rami in fiore e diventano succosi e accattivanti per ritmare il soffio vitale e seduttivo dell’eros che tutto travolge nella ricerca estrema dell’unità perfetta dei due protagonisti, fusi insieme, per un attimo fuori dal tempo, in una panteistica ricerca di Assoluto. E la poesia di Giovanna Nastasi coglie questi brevi attimi di un amore che solo nella poesia bruciasse stessa in un fuoco atemporale. Nell’opera la protagonista,quasi novella sacerdotessa della dea babilonese Balit-Ishtar, si concede generosamente al suo amante portandolo sulle vie dell’ebbrezza ma, esauriti i fremiti d amore, lo lascia poco dopo nell’abbandono e nella tristezza. E qui è lei che detiene il gioco mentre lui resta pensierosamente in attesa di un suo ritorno  che si consuma febbrilmente in tempi brevi e si ripete un nuovo abbandono mentre l’uomo resta di nuovo solo, sempre più succube e malinconico. Ed è moderno questo rapporto capovolto, nella coppia non è più la donna la vittima sentimentale, ma è l’uomo che trascorre il tempo ad analizzare i perché i come nella ricerca affannosa di un ulteriore contatto con lei quasi una possibilità salvifica di vita, altrimenti insensata e priva di valore. È questa una nuova Hibris della donna di oggi che ha capovolto i ruoli tradizionali ed è colei che, priva di remore moralistiche, decide il prima e il dopo?

Vi è una posizione latente di femminismo che rende l’opera sorprendentemente attuale è coraggiosa e ci avvince questa figura femminile appena delineata, che manca nell’opera,diciamolo pure, di un approfondimento psicologico adeguato che uno scritto in prosa reclama( mentre non è necessario nella poesia che deve cogliere solo attimi atemporali e universali).Questa tendenza che elude ad una descrizione e ad un approfondimento si riscontra nella parte in prosa del libro è, anche se un po’voluta dall’autrice, nuoce alla vitalità autonoma dei personaggi che rischiano di cadere negli stereotipi della donna capricciosa e vorace e dell’uomo raggirato e perdente in quanto preso dall’insana febbre d amore. Invece il libro va letto in altra chiave perché spesso il non detto, colto tra le righe, ci dà il paradigma interpretativo dell’opera e fa intravedere i momenti nascosti tra le pieghe della vita.È questo un percorso non sempre agevolmente individuabile, ma va fatto con l’ausilio anche di qualche pagina esplicativa aggiunta dall’autrice.L’opera risulta accattivante e sorprendentemente moderna seduce il lettore in quanto sa espandere ed attualizzare in forme di bellezza e poesia un aspetto così coinvolgente e universale della vita con grande perizia e vis rappresentativa.

Comments ( 0 )

    Leave A Comment

    Your email address will not be published. Required fields are marked *

    Via del Consiglio Reginale 11
    info@biblioscafe.it
    0931 61627
    Aperto tutti i giorni, dalle 16 alle 22. Chiuso il martedì.

    ©2017 Biblios Cafè. Via del Consiglio Reginale 11, Siracusa 96100