Venerdì 29 Settembre: Biblios cafè incontra Paola Cadelli autrice de “L’ultimo Concerto”

Tornano gli incontri con gli autori al Biblios Cafè. Ripartiamo Venerdì 29 Settembre con la scrittrice Paola Cadelli. Ci parlerà del suo romanzo “L’ultimo Concerto”. L’incontro sarà introdotto dalla scrittrice Maria Lucia Riccioli.

Un testo che muove le fila tra realtà e fantasia. Colonna sonora delle storie dei personaggi, sono le note di Chopin e il rock dei Muse, in un ambientazione tra il fantasy e il noir. Edito da “L’asino d’Oro” racconta la storia di Jeanne, una pianista francese che vive a New York, una donna ribelle e trasgressiva, dotata di una capacità artistica che va al di là del semplice talento musicale, e Leonardo, un medico italiano eccentrico e visionario, dedito più a indagare i meccanismi della coscienza che del corpo umano?

I due pur incontrandosi solo in quattro occasioni, rimarranno legati in maniera intensa, misteriosa e viscerale. A scandire il ritmo degli avvenimenti, in particolare, le note del Preludio n. 4 op. 28 di Chopin, che come una maledizione si abbatte su Jeanne e la sua famiglia, e i battiti del cuore, dal cui ascolto Leonardo percepisce i pensieri e le emozioni.

Alla loro storia si intrecceranno altre storie: quella di Monique e François, due ragazzi francesi in fuga dai loro genitori, di Matilde e János, scultori di statue di sabbia, di Adam, produttore musicale newyorchese, e di Amal, l’unica persona che Jean ne ha veramente amato. Sarà proprio per un atto d’amore che Jeanne, con il suo ultimo concerto, sconfiggerà la crudeltà di chi voleva fare di quel preludio uno strumento di violenza e di sopraffazione nella certezza che se qualcosa ci salverà, nel mondo, sarà la musica.

L'ultimo concerto

PAOLA CADELLI nasce ad Aviano nel 1962. Si laurea in medicina e chirurgia a Padova dove consegue, successivamente, la specializzazione in cardiologia. Attualmente vive a Pordenone e lavora come medico. È autrice di due romanzi: Gli amanti di vetro (2012) e Il silenzio delle parole (2014).

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4 Agosto: Сonstructive Writing Class / Biblios Cafè

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Join us for a Writing Workshop in Biblios Cafe, Ortigia!

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Time and venue
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About Anna Мiroshnichenko, teacher
Published writer and a writing coach.

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price: Euro 30
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II mercato di Ortigia al Biblios Cafè. Presentazione “Lische di Pesce”. Venerdì 30 Giugno

II mercato di Ortigia al Biblios Cafè. L’occasione è data dall’aperitivo di presentazione del libro “Lische di Pesce”, che raccoglie interviste, aneddoti e ricette provenienti dalla storia dei protagonisti del mercato siracusano.

Venerdì 30 Giugno, alle 19.30 al Biblios Cafè, saranno con noi l’autrice e alcuni dei protagonisti che, ogni giorno, animano di colori e sapori il Mercato. Già confermata la presenza di Andrea Borderi, fondatore di Caseificio Borderi che porterà con se, oltre che la sua irrefrenabile carica, anche alcune delle selezioni dei formaggi prodotti dal caseificio, da gustare durante la presentazione.

L’ingresso è libero. Biblios cafè è in via del Consiglio Reginale 11, nell’Isola di Ortigia – Siracusa

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Lische di Pesce. Fenomenologia del mercato di Ortigia

di Maria Cristina Picciolini. Sampognaro e Pupi edizioni.  Siracusa.

Conoscere Siracusa è anche conoscere l’anima del suo storico mercato, fatta di aneddoti di quegli stessi “personaggi” che ogni giorno con il loro lavoro conducono uno degli “spettacoli” più belli e veri della tradizione siciliana. Grazie ad una grafica colorata e accattivante, il lettore può leggere in italiano e in inglese le storie raccontate, può usare il ricettario rilasciato e soffermarsi a riflettere sui concetti di bellezza, tempo, socialità che dalle parole e dal viaggio dell’autrice prendono forma.

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Maria Cristina Picciolini, pittrice, illustratrice e scrittrice, nasce nel Sud della Toscana e si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo gli studi ha insegnato disegno e pittura presso la Freie Accademy di Monaco di Baviera. Dal 2015 ha scelto di vivere a Siracusa. È sposata e ha tre figli: Gaia, Allegra e Luca. Ha pubblicato nel 2012 come illustratrice, con lo scrittore Alberto Pellai, Distanze edito da Erickson, Trento. Autrice nel 2014 con il libro Mare Magnum. (40 storie di vita e di Arte fuori e dentro l’Italia). Autrice nel 2016 di una raccolta di 45 poesie dal titolo, La vita che a me guarda e ancora mi ispira. Autrice nel 2016 del saggio Generazione Futura edito da Omnia One Group edizioni. Autrice nel 2017 del saggio Lische di pesce. Fenomenologia del mercato di Ortigia, edito da Sampognaro &Pupi di Siracusa. Collabora con una rivista italo-tedesco “Interventi” di Monaco di Baviera e con “Notabilis” di Siracusa.

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“Il teatro dei sogni dipinti” – Workshop d’illustrazione.

“Il teatro dei sogni dipinti” è un workshop d’Illustrazione. Sarà condotto da Daniela Piazza. Appuntamento il 7 Giugno

Al Biblios Cafè faremo un viaggio che lega il mondo delle immagini con quello delle parole, in un mondo surreale ma allo stesso modo legato al figurativo e al riconoscibile. Il workshop creativo fornisce un’esperienza che parte da un’idea e si concretizza con un piccolo elaborato grafico ispirato ad un brano o ad un racconto .

L’attività permette di acquisire tecniche e competenze partendo dal disegno, fino alla caratterizzazione dei personaggi e la cura del proprio stile espressivo.

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Workshop di presentazione: mercoledi 7 dalle 18:30 alle 20:30.

costo: euro 20, incluso aperitivo e materiali

informazioni e prenotazioni: info@biblioscafè.it – 0931 61627

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Venerdì 19 Maggio: “Il doppio Svantaggio” presentazione del libro di Maria Concetta Civello

Venerdì 19 Maggio, alle 18.30 Biblios Cafè incontra Maria Concetta Civello. Ci  parlerà del suo libro “Il doppio Svantaggio – la sfida dell’accoglienza e dell’esclusività” . Con noi il relatore prof. Vincenzo Filetti.

L’emergenza immigrazione pone numerose e delicate questioni. Una di queste è senz’altro la preparazione adeguata ai bisogni di chi porta con sé non solo il peso dello sradicamento e della povertà, ma anche quello della disabilità. La pedagogia interculturale, di cui in questo saggio si fa portavoce Maria Concetta Civello, ha provato e prova a fornire risposte agli operatori, in particolare scolastici, che ogni giorno si confrontano con culture diverse, operarando per l’inclusività: e ciò significa non solo rispettare l’altro, indirizzarlo nella scelta degli obiettivi da raggiungere, comprendere come metterlo nelle condizioni più idonee per poter realizzare il proprio progetto di vita, ma anche rendere migliore l’intera società, che dall’esclusione del “diverso”, dell’“anormale”, dell’ “estraneo” riceve danni tali da determinare l’involuzione e il regresso.

Un popolo misura la sua civiltà dalla capacità di elargire uguali diritti a tutte le persone: più la persona è rispettata e accettata nella sua diversità più viene praticata l’universalità dei diritti di cittadinanza e quindi la possibilità dell’inclusione in una società democratica. Ma ancor prima di formulare nuove leggi che diano ma che soprattutto assicurino diritti, bisogna lavorare sulle coscienze umane, essere stimolati ad apprendere, conoscere e capire un’altra realtà diversa dalla propria, fino ad amarla, rinnovando radicalmente il fulcro della morale.”

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Maria Concetta Civello è nata e vive a Rosolini (SR) e ha trascorso la sua infanzia e i primi anni dell’adolescenza a Borgo Ticino (NO). Laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione, è stata impiegata presso l’USP di Rosolini dove ha svolto mansioni di accoglienza e informazione. Vincitrice di diversi concorsi a cattedra, nel 2007 ha lasciato l’impiego amministrativo per dedicarsi all’insegnamento nella scuola primaria.

PREFAZIONE di Luca Raimondi

La ricerca di Maria Concetta Civello segue la storia della diversità a partire dai processi culturali, antropologici e linguistici che hanno cercato adeguamenti nel tempo (pensiamo a quanti termini sono stati via via utilizzati per definire la stessa condizione: handicap, disabilità, diversabilità, etc.), passando quindi in rassegna i repertori morali dell’umanità e dei loro immaginari sociali, fino al sempre provvisorio, ma intanto lieto, fine: l’idea preponderante è infatti oggi quello della diversità come valore e non come esclusione. Quest’idea è alla base della cosiddetta “pedagogia interculturale”, nel cui ambito di studi questo saggio può essere facilmente inquadrato. Una “pedagogia dell’essere” – secondo un’interessante definizione di Luigi Secco – al centro della quale è posto il soggetto nella propria interezza, a prescindere dalla cultura di provenienza. Per quanto certamente importante per la strutturazione dell’individuo, la cultura non porta con sé responsabilità specifiche. “La persona viene prima dell’individuo” scrive Secco in “Pedagogia interculturale: concetti e problemi”. Ed è alle persone e alla loro realtà che giunge rapidamente la Civello: il suo è un libro umanissimo, emotivamente partecipato e coinvolgente, che poco sembra concedere alla freddezza burocratica delle catalogazioni, dei numeri, delle statistiche, insomma, della “scienza”. Per quanto la pedagogia già dalla metà del XIX secolo cominciò a riconoscere una propria identità scientifica (tant’è che già da anni si è imposta la definizione di “scienza dell’educazione”), la pedagogia è, e rimane, una “scienza umana” in cui la sua componente predittiva, proiettata al futuro, all’essere che sarà (lo scopo è infatti portare l’essere a un certo livello), non può e non deve disgiungersi dalla piena comprensione e accettazione dell’essere per quello che è stato e che è.

A tante belle definizioni come quella suddetta di Luigi Secco e a tante elaborate teorie non corrisponde però sempre una pratica adeguata a risolvere i gravi stati di disagio derivanti dall’incontro-scontro tra culture. Tra il dire e il fare, è davvero il caso di dire, c’è quindi di mezzo il mare, nello specifico il Mediterraneo e i barconi di migranti che porta con sé. L’emergenza sociale, i contrasti ideologici, religiosi, politici, interferiscono con il dialogo costruttivo e con la solidarietà tra culture ed etnie. Il pregiudizio, l’incapacità di generare empatia, l’ignoranza, partoriscono una dolorosa pioggia acida di sentimenti di separazione, esclusione, distacco. E il tutto raddoppia la sua portata allorquando si parla (e non se ne parla abbastanza) degli immigrati disabili, “pesi morti” per qualunque economia.

Qual è attualmente la nostra disponibilità all’accoglienza? Gli immigrati sono per noi soltanto numeri. Nella migliore delle ipotesi, persone da salvaguardare nei loro bisogni primari. Esiste attualmente una nostra reale disponibilità a instaurare verso di loro empatia, entrare dentro i meccanismi psicologici delle loro difficoltà? Quando la Civello analizza le difficoltà di un bambino che vive le mappe mentali e affettive dei diversi attori del sistema familiare modificato, cosa che ha ovviamente un impatto molto forte sul vissuto stesso del bambino disabile che accompagna i genitori in questa avventura umana, ecco, ma quanti finora sono riusciti davvero a entrare in empatia con le difficoltà di questa gente e dei loro bambini? Non riusciamo a relativizzare la nostra identità, ma ce ne facciamo forti, rifiutando le immagini scomode e problematiche che ci inviano gli Altri, tanto più se hanno un surplus di diversità. Quello proposto dalla Civello è soprattutto un allarme rivolto al mondo dell’istruzione, a cui l’autrice appartiene: “Non ci sono né strumenti didattici specifici pensati per questi bambini, né figure su misura per loro. In più la scuola vive un momento di grossa difficoltà. Le risorse necessarie potrebbero essere: più ore di sostegno, maggiore presenza dei mediatori culturali, ma anche semplificazioni burocratiche sulla diagnosi e sulla certificazione di disabilità; oppure un altro modo di affrontare tutto questo potrebbe essere quello di collocare il problema all’interno della logica dei bisogni educativi speciali (BES). Siamo davanti a una “richiesta di aiuto speciale” che non rientra in una etichetta diagnostica e quindi non riconosciuta legislativamente.”

Il lavoro della Civello vuole essere solo un’introduzione al problema, o meglio, un chiaro invito ad affrontarlo con tutti i nostri mezzi scientifici, filosofici, logici ma anche pratici. Ed è soprattutto un invito alla tolleranza, alla fratellanza e all’accoglienza, rafforzato dalle storie vere poste in appendice.

5 Maggio: presentazione de “Il vendicatore oscuro”. Incontro con l’autrice Annalisa Stancanelli

Venerdì 5 Maggio al Biblios Cafè andremo alla scoperta de “Il vendicatore oscuro”, romanzo ambientato nella Siracusa barocca del 1608. Presenta Alberto Minnella. 

L’autrice Annalisa Stancanelli, per i suo racconto, si ispira alla vita di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che proprio nella città siciliana si rifugia dopo l’evasione dalle prigioni di Malta. Ne racconta i mesi della clandestinità del Merisi a Siracusa, città dove il pittore si nasconde, grazie all’aiuto dei monaci e del suo protettore Vincenzo Mirabella, per sfuggire all’ira dei Cavalieri di Malta che lo vogliono morto.

La vita di questo enfant terrible dell’arte si presta come poche altre ad essere raccontata nella forma romanzata del noir: in un continuo susseguirsi di colpi di scena, Caravaggio riesce ad evitare il misterioso personaggio che lo perseguita commettendo omicidi intorno a lui, non potendo tuttavia impedire che altri muoiano al suo posto.

Un romanzo dalla trama avvincente, in cui l’autrice sfrutta molti degli avvenimenti per raccontare anche l’arte di Caravaggio, la pittura dal vero e la committenza, il tutto nell’affascinante cornice della Sicilia seicentesca.

Edito da Mondadori Electa.

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Annalisa Stancanelli

 Nasce a Bolzano, si trasferisce a Sanremo, arriva a Siracusa negli anni ‘80

E’ giornalista pubblicista  dal 2007 e Dirigente scolastico dal 2013.

Ha Insegnato  letteratura italiana e latina nei Licei fino al 2013.

Laureata nel 1996 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania con una tesi di critica dantesca   ha conseguito una seconda laurea in Storia Contemporanea nel 2011 . Entrambe con il massimo dei voti.

Nel 2001 vince  i concorsi a cattedre per l’insegnamento nella scuola superiore di Italiano, Latino, Psicologia e Pedagogia, Storia e Filosofia.

Dal 2005 collabora con la redazione  “Siracusa” e “Cultura e Spettacoli” de “La Sicilia”.

Nel 2005 vince  il Premio Internazionale Sicilia-Il Paladino e un Concorso di Drammaturgia con il saggio “Padri e figli nella tragedia “Icaro” di Stefano Landi pseudonimo di Stefano Pirandello.

Nel 2006 vince la Borsa di studio del Centro Internazionale di Studi sul Barocco per i suoi studi su Caravaggio.

 Il primo libro, “Vittorini e i balloons. Vittorini e i fumetti del Politecnico” (Bonnano editore) è stato molto apprezzato sia dalla critica letteraria sia dagli esperti di fumetti per la novità della tematica; recensioni sono state pubblicate su Tuttolibri, Repubblica, Il Secolo XIX.

 Il libro ha inoltre vinto la sezione Saggistica del Premio Nazionale “Portopalo più a sud di Tunisi 2009″ ed è esposto all’American  Italian Museum di New York.

Ha pubblicato  una biografia storico- politica nel 2013, Francesco Paolo Perez, patriota (1812-1892) cuore siciliano, anima italiana (Bonanno Editore).

Scrive quotidianamente su LA SICILIA, pagine culturali. Il primo romanzo Archimede e il mistero del planetario ha una citazione di Mario Geymonat sul supplemento domenicale del SOLE24ORE.

Nel 2010 è stata insignita del Premio Saretto Leotta per la Cultura.

Il thriller Archimede e l’enigma della Sfinge, auto pubblicato con youcanprint, è stato segnalato su LA STAMPA nel febbraio 2016.

Ha pubblicato nel 2016 “Vittorini e le mille e una notte. Pittura, fumetti e pubblicità nell’opera editoriale di Elio Vittorini” e “Vittorini , Pavese e Topolino”

Ha ripubblicato “Vittorini e i fumetti” con prefazione di Demetrio Vittorini ed un’Appendice sul dibattito sui fumetti degli anni 1951-52

La scorsa settimana  è uscito il romanzo Mondadori “Il vendicatore oscuro. Caravaggio” che inaugura la collana noir per Electa

Il libro è stato già segnalato da Repubblica

Corso di cinese a Siracusa

Lezioni di cinese al Biblios Cafè con Jing LI, insegnante madrelingua che vi accompagnerà alla scoperta di questa incredibile lingua. Un corso che vi permetterà di conoscere circa 800 vocaboli e la grammatica di base del cinese.

Durata della lezione: circa 1 ora

Costo per lezione: 20 euro a persona

Informazioni via facebook, o al telefono allo 093161627 (chiamare dopo le ore 17).

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“Due Coglioni – Prontuario di etica del cazzeggio”. Sabato 6 Maggio al Biblios Cafè

Il 6 maggio abbiamo il piacere di invitarvi alle 17:30 presso Biblios Cafè,  alla presentazione del libro “Due Coglioni – Prontuario di etica del cazzeggio” di Francesca Romana Mormile e Gerry Hyerolamus Turano edito da Dario Flaccovio Editore.

Un prezioso e scanzonato saggio illustrato di filosofia di vita.

Converseranno insieme agli autori:
Roberto Fai – Collegio siciliano di Filosofia
Bruno Formosa – giornalista e scrittore

Ingresso libero. Appuntamento alle 18.00

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Sarcastico, irriverente e divertente, mai volgare, anzi di assoluta piacevolezza e levità, questo libro offre una pausa di salutare svago e numerosi spunti di riflessione su temi di ordinaria e universale quotidianità. Ogni pagina apre con il sapiente disegno al tratto di Gerry Turano e si conclude con l’approfondimento testuale di Francesca Romana Mormile. Riesce difficile attribuire a uno dei due Autori la palma di “migliore”, tanto perfetta è la fusione tra il tratto essenziale e godibile dell’uno e la descrizione concisa, ilare e filosoficamente ineccepibile dell’altra. Il tutto, condito da “titoli d’Autore”, invita a raggiungere subito l’ultimo rigo di ogni pagina, e lascia il desiderio di tornare a rileggerla per goderne ancora, e ancora.

Dall’uno al molteplice, da Platone a Rino Gaetano, dal misurabile all’immenso, per arrivare a comprendere che nella vita ci vogliono almeno tre C: Coglioni, Culo e una terza, a scelta. Così concludono gli Autori: “Noi ci mettiamo il Cuore, perché siamo Due Coglioni”.

Scheda libro: https://www.darioflaccovio.it/libri-di-attualita/1215-due-coglioni-prontuario-di-etica-del-cazzeggio.html

 

sabato 29 Aprile. Presentazione de”Gli Impertinenti, il viaggio di Sandro e Carla Pertini per l’Italia di oggi”

Sabato 29 Aprile al Biblios Cafè faremo un viaggio storico. A condurlo il professore Enrico Cuccodoro attraverso il suo libro “Gli Impertinenti, il viaggio di Sandro e Carla Pertini per l’Italia di oggi”. Siamo all‘inizio del 1980, anno segnato dall’assassinio di Piersanti Mattarella, a Palermo, proseguito con il vile, mortale agguato all’ing. Sergio Gori, a Mestre, e con il martirio di Vittorio Bachelet, a Roma, sulle gradinate della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza.

Il viaggio del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a poche settimane da tali sconvolgenti assalti terroristici, proprio nella città natale di Aldo Moro, Maglie nel cuore del Salento, si poneva come forte impatto di molteplice significato e valore, ma era anche “un ritorno”, da Capo dello Stato, a Turi, in Terra di Bari, dove egli confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci.

Appuntamento alle 19.00. L’ingresso è libero

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Gli autori:

Enrico Cuccodoro è professore di diritto costituzionale dell’Università del Salento nonché Coordinatore nazionale dell’Osservatorio Istituzionale per la libertà e la giustizia sociale “Sandro e Carla Pertini”. Ha ricevuto il premio speciale alla cultura 2016 “Montis Silvani”. È stato insignito della Cittadinanza Onoraria della Città di Santa Cesarea Terme. Questo libro, curato, con i giovani, valenti collaboratori Alessandro Nardelli, Raffaele Marzo e Giovanni Pizzoleo, prende le mosse dal grande entusiasmo popolare che ancora circonda la personalità di Pertini e che, tutt’ora, permette di far cogliere, specie fra i ragazzi di oggi, cittadini in erba, le diverse sfaccettature del suo percorso umano. I qui raccolti e tanto numerosi contributi, alcuni assai autorevoli, con ricordi, incontri, testimonianze, sono espressione dell’urgenza di tener vivi l’insegnamento e il monito di Sandro e Carla Pertini, nella loro eccezionale normalità.

Contributi di Giorgio Forattini, Vito e Pierfrancesco Catucci, Raffaele Valentini, Vitangelo Susca, Giorgio de Giuseppe, Giacinto Urso, Giorgio Tomasi, Alessandro Nardelli, Cristina Perchia, Pasquale Bleve, Domenico Coppi, Rosaria De Pascalis, Mario Almerighi, Valdo Spini, Leonardo Saviano, Giuseppe Lauricella, Mimma Maruccio, Donato Nuzzaci, Marianna Burlando, Fabio Zavattaro, Cosima Tateo, Marco Gervasoni, Gino Scaccia, Marzio Breda, Gianpaolo Fontana, Luigi Mansullo, Cristiano Aliberti, Cesare Pucci, Giacomo Canale, Raffaele Marzo, Giovanni D’Alessandro, Massimiliano Mezzanotte, Luigi Massimiliano Aquaro e Lea Angela Serratì, Carlo Ciardo, Giovanni Pizzoleo, Barbara Di Giannatale, Marta Cerioni, Piermassimo Chirulli, Federico Girelli, Gabriele Garzia, Mirko Cantore, Italo Cucci, Tina Pezzuto, Silvia Montagna, Antonello Vigliaroli, Paola Cillo, Salvo Andò, Chiara Meoli, Matteo Ferrante, Andrea Gandolfo.

Copertina di Giorgio Forattini

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PRESENTAZIONE RIMANDATA – “Etna patrimonio dell’umanità – Manuale raccontato di vulcanologia e itinerari”

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alla scoperta di  intinerari e vulcanologia dell‘Etna. L’occasione è data dalla presentazione del libro “Etna patrimonio dell’umanità” di Sergio Mangiameli e Salvo Caffo, edito da Giuseppe Maimone Editore.  Gli autori saranno introdotti da Gaetano Perricone. 

Appuntamento alle 18.30. Ingresso libero

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Vulc e Geo sono due amici, che s’incontrano e passano insieme un week-end alla scoperta della storia geologica dell’Etna, visitando a piedi e in bici i suoi luoghi vulcanologicamente più rappresentativi. Questo Manuale di Vulcanologia è qualcosa di inedito: un racconto continuato, in cui Vulc è il personaggio scientifico che risponde con profondità e attualità di ricerca specifica alle curiosità di Geo, intervistatore-pensatore, che, dalla sua, porta il dialogo anche su un livello di cultura umana sensu lato.

Per arrivare all’attenzione dei ragazzi, ai quali soprattutto è rivolto il Manuale, la forma scelta è quasi colloquiale, con diversi passi umoristici, in cui si punta sulle diversità caratteriali dei due personaggi, con ironia e umana quotidianità. Così, il viaggio di scoperta diventa naturale e pieno di curiosità, perché Vulc e Geo partono dal mare e camminano, pedalano, s’avventurano, dormono all’aperto, scalano i fianchi dell’Etna fino ai suoi tremila e trecento metri dell’orlo del NEC (il Cratere di Nord Est).

In questo viaggio avventuroso, che si svolge in tre giorni e due notti, toccano i posti dove si colgono i segni dell’evoluzione del vulcano: i suoi passaggi più importanti attraverso le forme più evidenti. Dopo il racconto, alcuni itinerari sono consigliati e descritti con minuzia di tempi, quote, distanze e naturalmente con le trame vulcanologiche specifiche. Ogni itinerario ha la sua illustrazione rappresentativa, realizzata a biro, in bianco e nero, così come altri disegni con lo stesso stile accompagnano il Manuale.

Il Manuale di Vulcanologia è anche un volume dal valore scientifico aggiornato, che riporta lo schema stratigrafico più recente, frutto delle ultime ricerche vulcanologiche condotte dall’INGV di Catania, e che persegue l’obiettivo ambizioso della cultura scientifica insieme al coinvolgimento emotivo, spingendo all’azione, ad alzarsi, infilarsi il Manuale in tasca e andare in montagna, come i ragazzi e con i ragazzi, per scoprirla con le proprie gambe.

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Aperto tutti i giorni, dalle 16 alle 22. Chiuso il martedì.

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